Calabria Coast to Coast 2016 #20

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La macchina corre in questo strano deserto calabrese. Le lingue d’asfalto tagliano le campagne…

Finalmente raggiungiamo la civiltà.
Prossima tappa: Crotone

La città di Crotone fu fondata da coloni greci, provenienti dalla regione dell’Acaia nel terzo quarto dell’VIII secolo a.C., nel luogo di un preesistente insediamento indigeno e rappresentò uno dei centri più importanti della Magna Grecia. La città vecchia si sviluppa in un dedalo di stretti vicoli e piazzette fino al duomo e alla centrale piazza Pitagora, punto di contatto tra città “vecchia” e “nuova”. (Wikipedia)

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La cittadina ha quel suo fascino antico che conserva strettamente nel suo centro storico. Le viuzze sono innmerevoli e intricate. Difficile non perdersi!

Poi ci dirigiamo al Castello di Carlo V

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E infine, stanchi, ripartiamo verso la prossima tappa.

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Arrivederci Crotone.

Calabria Coast to Coast 2016 #17

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Il sole sta diventando rovente… il calore aumenta man mano che scendiamo dalla montagna al mare…
La macchina è al massimo… l’aria condizionata cerca di fare il suo dovere…
Facciamo i conti con la Calabria rovente dell’estate 2016… e la prossima meta non è delle più fresche.
Percorriamo la statale in direzione dell’isola di Caporizzuto

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Prima tappa del lungo giro è la famosa fortezza aragonese di Le Castella

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Appena vedo questo castello… mi accorgo di aver perso il conto delle fortezze Aragonesi che ho visitato in Calabria..

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Il mare è semplicemente qualcosa di divino. Vi è una piccola spiaggia che viene protetta dalle onde, dalle scogliere…

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A malincuore… prendiamo le nostre cose e ripartiamo per la prossima tappa!

Arrivederci Le Castella!

ps. i commenti sulla mia maglietta “Malibu sunny beach” verranno censurati!

Calabria Coast to Coast 2016 #12

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Qualche chilometro dopo raggiungiamo il mare curiosi di vedere il luogo fisico dove sono stati ritrovati i Bronzi: Riace

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In questo splendido mare decidiamo di prendere una canoa!

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Dopo qualche immersione non andata a buon fine… decidiamo di asciuguardi al sole e scegliere la prossima tappa…

Arrivederci Riace!

 

Calabria Coast to Coast 2016 #7

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Dal Castello Aragonese, passiamo rapidamente al duomo di Reggio Calabria: La Basilica Cattedrale Metropolitana di Maria Santissima Assunta in Cielo. (e bla bla bla.. )

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Una chiesa neo-romanica, un pò sfortunata nella storia, tra incendi, saccheggiamenti e terremoti, forse un pò di pace l’ha trovata solo in quest’ultimo secolo… (e prima che arrivassi io!)

ed ora diritti verso il mare…

 

Pensieri random #26

baguette parigina

Quanto mi manca la baguette traditionnelle parigina!

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Frammenti di Parigi #8

Muro je t'aime-2

Nell’incantevole quartiere di Montmartre, poco distante dall’uscita della metro di Abbesses, si trova il famoso “mur des je t’aime”. Ben integrato in un minuscolo parchetto e quasi invisibile agli occhi dei concittadini, pur essendo un’opera dalle straordinarie dimensioni.

L’ideatore della romantica installazione si chiama Frédéric Baron ed ha cominciato chiedendo ai suoi vicini di casa, stranieri, di scrivere ti amo nelle rispettive lingue, per realizzare un’opera che fosse una linea di congiunzione tra gli uomini, un muro che unisse invece di dividere.

Ho letto da qualche parte, che i frammenti rossi dovrebbero simboleggiare un cuore infranto… beh… un dettaglio che da ancor più magia alla storia…

Muro je t'aime

Diario #1

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La penna dondolava nella mia mano mentre la mente ricercava la soluzione più ovvia per un problema statistico. – Eccolo! Maledetto segno! Sbaglio sempre le cose più banali! Non c’è niente da fare..-
Mi alzai un attimo per staccare dallo studio. Fuori il sole splendeva e la mia moto parcheggiata lì sotto ringhiava come un cane legato da troppo tempo.
Poi lo sguardo cadde sulla mia libreria. Tra i tanti libri accatastati e messi alla rinfusa per mancanza di spazio, mi capitò sottomano una vecchia agenda blu.
La presi e mi sedetti a gambe incrociate sul letto. Sfoglia le pagine; la maggior parte erano vuote; qualcuna, con qualche frase scarabocchiata a penna; qualche disegno… Poi, ruotandola verso il basso, cadde un piccolo foglietto. Era una pagina di un vecchio diario di liceo. Lessi:

bigliettino Carmelina

 

Quello fu l’ultimo giorno che passai in quella scuola. Carmelina, la mia compagna di banco, non lo sapeva.
Avevo scelto di trasferirmi in un’altra. Non vidi più Carmelina… o Luca… o Armando… o Michele…
E non ci volle molto a capire che… avevo appena compiuto l’errore più grande della mia vita.
Avevo lasciato una classe si problematica, ma con persone che mi volevano bene, per buttarmi in un mondo sconosciuto.
Ciò… mi devastò psicologicamente. Avevo perso tutto. Gli amici… i professori…
A quel tempo volevo cambiare vita…
E purtroppo c’ero perfettamente riuscito…

Frugai ancora nell’agenda. In una delle tasche laterali trovai una pagina di un blocco note. Sopra avevo riversato qualche riga:

 

“Coppie di banchetti disposti su tre file, riempivano la lunga aula della 4C del liceo scientifico di …. I raggi del sole che penetravano dalle 3 grandi finestre sulla sinistra, illuminavano le pareti di colore giallastro. Proprio sopra la cattedra era appeso un piccolo crocifisso, a testimonianza di quella fede che molti non avevano. Quella mattina fui il primo a entrare in quest’aula sconosciuta.
Non conoscevo nessuno…
Era la priva volta che entravo in quel liceo.
Tutto sembrava perfetto. Nessuna cartaccia per terra, nessun distributore sfondato, nessun graffito sul muro…
Tutto era perfetto… forse troppo!
[….]
La macchinetta del caffè iniziò a trafficare, facendo strani rumori. Dopo all’incirca 30 secondi, il caffè era pronto e fumante. Tornai nella mia classe ancora vuota, soffiando su quell’intruglio bollente. Mi affacciai alla finestra. Il paesaggio era ben diverso da quello del mio vecchio istituto. Non c’era più il fatiscente campo da calcetto, dove erano soliti radunarsi i ragazzi per la solita partitella extra-scolastica.
Di fronte a me avevo un’altra parte dell’istituto che non mi lasciava molta visuale del panorama. Un malinconico sorriso comparse sul mio volto, pensando alle ragazze del commerciale che passeggiavano indisturbate sotto la mia vecchia aula. Erano solite corteggiare i liceali con sguardi non poco maliziosi…

Un rumore sordo mi fece girare di scatto. Quello che doveva essere un bidello, aveva appena poggiato con poca cura il registro sulla cattedra.
– Tu sei quello nuovo? –
– Sì… –
– Sei capitato proprio nella sezione migliore! – disse ironica e se ne andò.

Poco dopo suonò la campanella.
E una folla di ragazzi entrò dalla porta principale…”

Era l’ottobre del 2004…

 

 

Frammenti di vita #86

Erano anni che non sciavo…

Frammenti di Parigi #4

Ciro Parigi 3214

 

In genere Parigi è sempre nuvolosa…
ma quando esce il sole è una cosa meravigliosa!

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