Sempre a Reggio, ci dirigiamo a piedi verso il castello Aragonese.
Vista della Sicilia stupenda… ed ora.. prima del tramonto.. sotto con la prossima tappa!
Sempre a Reggio, ci dirigiamo a piedi verso il castello Aragonese.
Vista della Sicilia stupenda… ed ora.. prima del tramonto.. sotto con la prossima tappa!
Odissea, XII
Scilla ivi alberga, che moleste grida
Di mandar non ristà. La costei voce
Altro non par che un guaiolar perenne
Di lattante cagnuol: ma Scilla è atroce
Mostro, e sino a un dio, che a lei si fesse,
Non mirerebbe in lei senza ribrezzo,
Dodici ha piedi, anteriori tutti,
Sei lunghissimi colli e su ciascuno
Spaventosa una testa, e nelle bocche
Di spessi denti un triplicato giro,
E la morte più amara di ogni dente.
La leggenda narra che Scilla era una splendida ninfa, figlia di Forco e Crataide. Trascorreva i suoi giorni nel mare, giocando con le altre ninfe e rifiutava tutti i pretendenti. Fin quando qualcuno non s’innamorò di lei…
Prossima tappa Scilla…
Arrivarci non è difficile, l’autostrada ha una comoda uscita che porta al borghetto.
Parcheggiati in una via del paese, chiediamo informazioni su come arrivare al mare, scatenano diverse correnti di pensiero:
“Nooo.. da qui è troppo distante!” disse un’anziana signora.
“Ma va che sono giovani… ce la possono fare!” ci rassicurò il marito.
Ascoltammo lui e abbandonammo la macchina lì. Giunti alla piazza centrale ci concediamo una piccola sosta per ammirare la splendida vista…
C’intrufoliamo tra i vicoletti per raggiungere la spiaggia. L’impresa sembra più dura del previsto.
Per fortuna che incontriamo una signora che ci fa: “Venite.. conosco una scorciatoia..”
In barba ad ogni ammonimento genitoriale in materia di sconosciuti.. decidiamo di seguire la signora che ci porta tra le scalette più intricate che avessi mai visto…
Finalmente giungiamo al mare… e… che dire… l’acqua è divina!
Qundi decido di far fare un tuffo alla Gopro
Salutiamo Scilla… e, quasi distrutti, ripartiamo per la prossima tappa..