Intanto…
uno stand blackberry a Milano…
Annalisa stava riponendo il violino nella propria custodia…
– Sai… in tutti questi anni che ti conosco, non ti ho mai sentita suonare… – le dissi seduto sul suo letto.
– Davvero? Come cavolo è possibile che non mi hai mai sentita?! Dobbiamo rimediare subito! –
Afferrò il manico, prese l’archetto, intonò qualche nota. Ma…
Il destino decise che nemmeno quella volta sarei riuscito a sentirla…
Povera Mamma… quante cose che le faccio patire. E continua ad amarmi…
Sto arredando la mia nuova casa. Costruita e consegnata qualche mese fa, a qualche minuto di macchina dalla mia famiglia.
Quindi, dalla casa di mia madre, uno strano fantasma ha iniziato a far scomparire sedie, piccoli mobili, tavolini…
Un giorno, credendo che mia madre non ci fosse, tolsi un soprammobile da un bellissimo tavolinetto in legno, che faceva la sua bella figura sul pianerottolo delle scale. Lo afferrai per sollevarlo quando mi si parò davanti la sinuosa figura di mia mamma ancora mezza addormentata dalla pennichella pomeridiana. Con fare minaccioso, afferrò le piccole gambe del tavolino e iniziò a tirare dalla sua parte.
– No Ciro! Questo proprio no! –
– Dai mamma! Sai come starebbe bene nell’ingresso! –
– Sta meglio nelle mie scale! Lascia! –
In cucina
Io: Mamma, stasera non mangio niente… sto ingrassando troppo!
Quand’è, che mi solletica l’olfatto un dolce aroma di melanzane a funghetti in salsa nostrana, olio extravergine d’oliva e basilico appena colto.
Mamma: Che hai detto Ciro? Non ti ho sentito…
Io: Niente mamma…
Maledette tentazioni culinarie!