Frammenti di vita #103

Laurea-24

Auguri a me…
a questo traguardo raggiunto….
Non potevo non condividere qui, sul diario che mi accompagna da sempre, questo importante momento della mia vita. E per farlo, voglio incollare l’ultima pagina della mia tesi… quella dedicata a chi mi ha aiutato in questa lunga sfida con la vita… quella dedicata anche a chi, non la leggerà mai…


Ringraziamenti

 

…E finalmente si giunge al termine.
La conclusione di questo lavoro rappresenta per me un traguardo ambito da tempo.
Dopo tante incertezze e insidie, scrivere questa pagina non mi sembra quasi vero.
In passato, sono state molte le occasioni in cui stavo per perdere le speranze e abbandonare tutto…
Ma il caso ha voluto, che la mia vita s’incrociasse con quella di queste persone:

In primis volevo ringraziare i miei genitori, colonne portanti della mia vita. Due persone di sani principi che avrebbero meritato di certo un figlio migliore…
Senza di loro non sarei potuto essere qui.

Un pensiero ai nonni materni che mi hanno sempre incoraggiato e sostenuto.

…alla nonna paterna, che come ultimo desiderio, voleva vedermi laureato.

Un pensiero anche a mio nonno, chiamato al cielo prima del dovuto. Mi ha cullato nell’infanzia come un figlio più che nipote… insegnandomi a essere cosi come sono.

Un pensiero ai miei fratelli… che a ogni natale vedevo sempre un po’ più grandi, perdendomi attimi di vita irrecuperabili…
Auguro anche a loro, di arrivare a scrivere queste righe.

Ringrazio gli amici di sempre, quelli con cui ho assaporato le prime gioie e le prime amarezze della vita: Mario, Luca, Gabriele…
…e in particolare Enzo e Gianni che continuano a condividere con me il loro percorso.

Ringrazio Annalisa che mi ha sempre aperto le porte di casa, nei momenti più grigi.

Ringrazio i compagni di università, con cui ho stretto brevi ma intense amicizie:
Carmen, Paolo, Lorenzo, Federico e Federica.

Ringrazio Lory che con la sua semplicità e bontà d’animo, interrompeva i pomeriggi pesanti dell’università…

Ringrazio Sara, la miglior coinquilina che ho avuto… la cui dedizione allo studio m’è stata d’esempio.

…Un ringraziamento speciale, lo voglio rivolgere a chi mi ha insegnato che bisogna rialzarsi subito, dopo una caduta e prendere la vita con più serenità. Grazie Andrea.

…e dulcis in fundo… ringrazio Giusy, la ragazza che mi ha fatto ritrovare il sorriso ormai perso da tempo.

 

Nuove sfide della vita ora mi attendono, spero che qualcuno di voi rimanga ad affrontarle insieme a me..

 

 

Grazie a tutti di vero cuore.


Laurea-25

Frammenti di vita #80

formula di black and scholes

(attenzione questo post è di tipo “sclero”)

Ricetta per formula di Black and Scholes:

Ingredienti:

  • Sottostante (quello che volete, base per pizza o per torte)
  • Logaritmi (1 di tipo bio)
  • Normale Standard (se non è standard togliete media e varianza con un coltello)
  • Scarto quadratico medio (anche in polvere)
  • Radici
  • Tasso privo di rischio (a piacere, ma che sia ben cotto)

Preparazione:

Parte uno:

Frullate il sottostante con un il prezzo di esercizio K nel logaritmo. Dopo circa un paio di secondi aggiungere il tasso privo di rischio mescolato con la varianza (attenzione aggiungere solo metà della varianza). Impastare con lo scarto quadratico medio e la radice del tempo. Lasciar riposare il composto per il tempo necessario a reperire le tavole della normale standard. Rifrullate il tutto nella normale e prima di mescolare con il sottostante, dividete il composto a metà che ci servirà per la seconda parte.

Parte due:

Stendere su un tavolo la seconda metà del composto. Spalmare con un coltello il prezzo di esercizio K (coprite ogni spazio). Ripiegare su se stessa la pasta e attualizzare al tasso privo di rischio con un fattore di attualizzazione esponenziale.

Parte tre:

Sottraete la parte due alla parte uno.

Fine

Durata di preparazione: delta t
Difficoltà: * * *

 

 

 

Frammenti di vita #78

Markowitz_Harry

Caro signor Markowitz, mi deve:

  • Una decina di giorni per capire il suo modello,
  • Una decina di minuti per trovare una sua foto decente da mettere qui, (quegli occhiali sono orribili!)
  • Circa un paio di minuti per scrivere correttamente il suo nome, (poi ho fatto copia incolla)
  • E… una lode… (poteva dirmelo che quella maledetta curva si stringeva al variare di rho..)

 

 

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Frammenti di vita #77

esami libri

Matematica Finanziaria

Metodi Statistici

Finanza Quantitativa

Economia dei Mercati Finanziari

(sperando di non cedere prima…)

Pensieri random #16

Schermata 01-2457419 alle 13.01.17

Quanto mi piacerebbe tornare indietro nel tempo. Circa verso la fine del 1700. Per poter girovagare tra le strade di Groninga alla ricerca di un buon e originale pub olandese. Dove magari incontrare personaggi del luogo e del tempo…

Quanto sarebbe stato bello incontrare Daniel Bernoulli che tra una birra e l’altra ti sparava la la frase dell’utilità attesa. Frase su cui si basano tutte le decisioni del mondo… di singole persone, aziende, banche… e anche di quelli che ignorano queste parole, tipo qualche idiota che deve scegliere tra un pacco di pasta Barilla e una sottomarca del penny market.
Gli direi: “Hai ragione Daniel…”
E magari gli scriverei su un foglio la formula: Schermata 01-2457419 alle 12.22.14
cosi da togliere il nobel a von Neumann e Morgenstern circa 200 anni dopo.
(per vendicarmi delle ore passate a cercare di capirla!)
E aggiungerei: “Daniel… vedi.. siamo tutti riassunti in questa U. Si chiama funzione di utilità, ognuno ha la sua… e stabilisce le preferenze che ognuno ha riguardo alle cose…”

Daniel: “Interessante, straniero dall’accento borbonico…”
(c’erano i Borboni a Napoli nel 1700? non mi ricordo :P)
Io: “C’è un problema però… ”
Daniel: “Un fottio di funzioni vero? Una per ogni persona esistente..”
Io: “Già… sei perspicace! Non si direbbe dall’imbarazzante parrucca riccioluta che porti…”
Daniel: “Mi costringono a portarla… se no vengo male nei quadri…”
Io: “Beh… al tuo tempo… cioè in questo tempo, le persone sono tutte diverse, ognuna con le sue preferenze… e quindi migliaia di formule da calcolare…. ma…”
Daniel: “C’è un ma?”
Io: “Si c’è un ma bello grosso che arriverà in futuro… ovvero… se si riuscisse a condizionare il volere delle persone, a canalizzare le preferenze… a costringerle a fargli piacere solo determinate cose… sarebbe fantastico vero?”
Daniel: “Si! Ovvio! Ci sarebbero meno funzioni… meno U… i calcoli sarebbero più facili… ma non credo che ciò possa avvenire! E’ impossibile modificare le preferenze delle persone…”
Io: “Beh… Daniel, ordiniamo un’altra birra cosi ti spiego un pò di cose sul futuro… Iniziamo dal Marketing….”

 

Pensieri random #12

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La cosa paradossale (per quelli che seguono le vicende economiche di questi giorni) e’ che furono proprio i greci ad inventare la moneta, ovvero la dracma

Per poi fissare la prima unione monetaria della storia esportandola nelle colonie…

.

Frammenti di vita #49

Economia internazionale

.

uno è andato…

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L’amicizia è come un while… (Andrea parte #4)

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Secondo semestre anno 2013/2014
Sesta lezione
Seconda Ora

“Il ciclo if – else consente al programma di compiere una scelta. Valuta prima la condizione e in caso di risposta affermativa, esso segue una strada, altrimenti un’altra.” 

La spiegazione sembrava impeccabile almeno sulla carta. La teoria era semplice. Era la messa in pratica alquanto difficoltosa.
Scrivevo.
Scrivevo con la nuova penna prestatami dal ragazzo milanese. Anche lui era intento a scrivere sul suo blocco di appunti spiegazzato. Lo osservai un istante. Sembrava attento. Osservava il professore con aria curiosa poi chinò il capo e iniziò a scrivere. Guardai i suoi appunti e quella visione mi rattristì…
Quei fogli spiegazzati erano piene di scritte senza un filo logico. Cancellature ovunque. Disordine.. L’unico colore predominante era il nero. Mi ricordava qualcosa… o qualcuno…
Quel ragazzo non avrebbe passato sicuramente l’esame se avesse continuato così. Oltretutto non aveva la minima idea di come si usasse un software di compilazione. Ricordava me qualche anno fa, quando, poi alla fine decisi di abbandonare. Non volevo che succedesse anche a quel ragazzo affabile e gentile.
Potevo aiutarlo… o almeno indirizzarlo sulla giusta strada con qualche consiglio. Che mi costava?
Ah… sospriro.
Devo smetterla di aiutare tutto e tutti… Ricordi?! 
“Quanto avrei voluto qualcuno che mi desse una mano…” quelle parole riecheggiavano ancora nella mia mente, nonostante gli anni passati.

“Allora ragazzi. Aprite il programma di compilazione DevC++. Costruiamo il costrutto IF – ELSE. “

Il ragazzo milanese si mise a smanettare al pc. Ovviamente non sapeva da dove cominciare e tentennava nei passaggi. Guardai la penna che mi aveva prestato.

“Ripeto… if-else permette una scelta… sarete voi, poi, a costruire il cammino del programma…”

Una scelta…
proprio quella che mi serviva. Aprii il programma e iniziai subito a digitare.
– Maledetto! Come cavolo si fa! –
Sentivo il ragazzo imprecare e cliccare a caso ovunque. Non ce la facevo a guardare quello scempio. Decisi d’intervenire.
– Clicca sul primo tasto e apri un nuovo progetto. – dissi continuando a fissare il mio pc.
– Cosa? – rispose.
Mi girai e ripetei: – Ho detto, clicca sul primo tasto… –
– Qui? –
Sbuffai, il ragazzo non era proprio sintonizzato. – Aspetta, guarda qui… –
Gli presi il mouse dalle mani e gli impostai il programma. – Ecco… –
– Wow! Grazie! Ci sai davvero fare con i pc. – disse.
– Non è difficile… serve solo un po’ d’attenzione. – risposi
– No… ma io sono proprio negato. –
– Beh… allora partiamo male per questo esame… –
– Eh già… e tipo la quarta volta che lo seguo… – disse rammaricato.
Non risposi. Mi concentrai sulla spiegazione del professore. Quella frase però mi colpì. Sapevo bene cosa si provasse ad abbandonare un corso. Ti si riempie il cuore con l’amaro del fallimento e non sai cosa fare… se non ripartire… ancora… e ancora…
No! Quel ragazzo ce la doveva fare! Doveva uscirne da quella prigione invisibile. Come me…

“Bene… iniziamo a costruire la strada dell’IF… che viene intrapresa se la condizione si avvera…”

Il professore parlava. Guardai di nuovo la penna.
– Porca Troia! – disse il ragazzo milanese.
Sorrisi. Dovevo aiutarlo.
Male che vada avrei conosciuto qualcuno di simpatico.

– Aspetta! Non martellare quella povera tastiera…Ti faccio vedere… –

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continua… domenica 1 marzo ore 10:00

Frammenti di vita #40

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Banche e Sistema Finanziario

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